Intervista a Gabriele Nissim

            PROGETTO EDUCAZIONE ALLA RESPONSABILITA’

Il 3 dicembre un piccolo gruppo di alunni della IIIC e della IIID del nostro istituto, accompagnato dalle insegnanti Perillo e Rendani, si è recato presso la sede di Gariwo per intervistare il presidente Gabriele Nissim. L’intervista rientra nell’ambito del progetto di “Educazione alla Responsabilità” attraverso le biografie dei “giusti” che le due classi porteranno avanti per questo anno scolastico. La mattinata con il dottor Nissim è stata intensa e stimolante, i ragazzi gli hanno rivolto tantissime domande riguardanti la sua vita privata, la sua famiglia di origine, il suo impegno con Gariwo, l’importanza dell’esempio dei “giusti” e il significato dei Giardini. Insieme a Gabriele Nissim  i nostri alunni, emozionati ma orgogliosi di esserci come protagonisti attivi, hanno avuto la possibilità di sperimentare l’importanza della storia, quella storia che spesso, tra i banchi di scuola, è  vissuta come una disciplina rigida con un’impostazione troppo tradizionalista; hanno riflettuto sul valore dei giardini e sull'importanza di ricordare i giusti; hanno  evidenziato la necessità di considerare i giardini non semplici monumenti  ma luoghi vivi di memoria e di riflessione, senza colori politici, che aiutano a  ricordare ai cuori distratti l'importanza di fare del bene. Erano tutti molto interessati e rapiti dalle parole di un uomo di esperienza e di cultura che li ha guidati a riflettere sul valore della memoria del “bene” come potente strumento educativo per prevenire genocidi e crimini contro l'Umanità e soprattutto sull’importanza di scegliere consapevolmente il Bene. Naturalmente le domande preparate dai ragazzi delle due terze, sono state il frutto di un intenso lavoro di riflessione svolto a scuola che si pone come obiettivo quello di far comprendere agli alunni la centralità del rapporto tra storia ed educazione alla cittadinanza, l’importanza della storia come ricostruzione del passato e della memoria come progetto per il futuro. Il valore educativo del lavoro svolto è di rilevante importanza, poiché parlare ai ragazzi di uomini e donne che non sono supereroi ma persone comuni che hanno combattuto e combattono le ingiustizie mettendo a rischio la loro stessa vita significa educarli ad agire con coscienza, a mettersi nei panni di chi è in difficoltà e a riflettere sui valori di responsabilità, pluralismo, giustizia, tolleranza e cittadinanza attiva. Come scuola crediamo nel valore formativo di queste attività, nell’ottica di far acquisire ai ragazzi “comportamenti civilmente e socialmente responsabili” ma soprattutto di stimolare il loro interesse e la loro partecipazione, di motivarli come soggetti protagonisti del loro processo di apprendimento, capaci di “saper fare “ e “saper essere”.

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